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Musicoterapia in gravidanza: benefici per mamma e feto

Parliamo di musicoterapia e gravidanza, argomento di cui sul web è possibile trovare una miriade di contenuti. In questo articolo, però, ci soffermeremo non solo sui benefici della musica, ma sull’intervento migliorativo che svolge la musicoterapia durante il periodo gestazionale.

L’ascolto di musica durante la gravidanza contribuisce in modo significativo allo sviluppo delle aree cerebrali (in particolare del linguaggio) del nascituro.

A partire dalla 27^ settimana di gravidanza, il feto è in grado di udire distintamente il suono della voce della mamma e di altri membri della famiglia, suoni con frequenze basse e acute, nonché di percepire il ritmo.

Detto ciò, ogni mamma può cantare e ascoltare musica ogni giorno, accompagnando questa attività con massaggi piacevoli sulla propria pancia. Tuttavia, per scegliere la musica giusta e ottimizzare i benefici che essa produce è necessario un lavoro che solo il musicoterapeuta può svolgere con accuratezza.

Oltre il semplice ascolto.

La musicoterapia, infatti, va molto oltre ciò che è possibile ottenere dall’ascolto (anche guidato) di musica. Essa:

  • Facilita l’instaurazione di un legame madre-figlio/a durante la gravidanza, poiché individua e valorizza l’uso del codice “sonoro-musicale” che la mamma può usare per dialogare col feto;
  • Contribuisce significativamente ad alleviare l’ansia della mamma (ma non solo) riguardo la gravidanza e il parto;
  • Predispone ad apprendere e memorizzare melodie semplici che possono essere riproposti dopo la nascita per favorire il sonno e che il/la bambino/a sarà in grado di riconoscere.

Un ruolo decisivo, tuttavia, è rappresentato dalla figura del musicoterapeuta che, grazie alla sua formazione, riesce ad adottare tecniche specifiche per usare la musica – in un processo creativo ideato su misura della mamma – per attivare in modo efficace lo sviluppo dei processi neurali. Questi sono alla base del riconoscimento delle melodie, della distinzione della voce della mamma rispetto ad altre voci femminili, favorendo l’apprendimento precoce e una sana relazione psico-affettiva che si rivelerà importantissima nei 3 anni successivi alla nascita.

 

Alle origini della memoria psico-affettiva.

Le competenze del musicoterapeuta sono anche in grado di poter creare musiche originali che scaturiscono da ciò che è vissuto nel setting: non solo quindi la creazione di un tema musicale, ma anche la traduzione o translazione del contenuto emotivo in una forma concreta rappresentata da melodie, armonie, suoni, ritmi ecc.

Da questa esperienza è nascono ninne.nanne originali, oppure filastrocche rituali che possono essere memorizzate dal nascituro e riproposte quando sarà nato.

 

Effetto Mozart e Musicoterapia.

musicoterapia gravidanza lugano #2Ascoltare la musica deve essere una delle attività più semplici ma anche più importanti che una donna può svolgere durante la gravidanza. Sul cosiddetto “effetto Mozart” è stato scritto tantissimo, soprattutto negli ultimi 30 anni, non solo per descrivere un “fenomeno”, ma per informare l’opinione pubblica sulle ricerche effettuate che ne dimostrano i benefici.

La musica produce vissuti emotivi che possono essere talvolta complessi da gestire se si è da sole. Ed è qui che interviene il musicoterapeuta con la sua competenza ed esperienza.

In un setting di musicoterapia, egli crea un ambiente protetto, in cui la mamma non solo può ascoltare musica, ma può esprimersi liberamente anche suonando e cantando e, soprattutto, può trovare il contesto più idoneo per fare piena esperienza di tutti i vissuti emotivi che inevitabilmente si attivano. Ecco perché la musicoterapia non solo rende ulteriormente efficaci gli effetti della musica ma, andando più in profondità, diventa una risorsa molto utile (e talvolta necessaria) di cui la donna in dolce attesa può fare affidamento per vivere il periodo più importante ed intenso della sua vita.

 

Musicoterapia come rimedio naturale al dolore e all’ansia.

Grazie ad un percorso di musicoterapia in gravidanza si riuscirà a:

  • controllare il dolore: la musica e le vibrazioni da essa prodotta innescano un processo che aiutare nel controllo del dolore, in quella che viene definita “audioanalgesia”;
  • ridurre lo stress: intervenendo efficacemente sui livelli dell’ormone dello stress, controllando il quale migliora la salute e il benessere generale della donna in attesa;

Essere consapevoli di questi benefici aiuta ad approcciarsi alla gestione del dolore o dell’ansia senza dover ricorrere all’uso di farmaci che, come sappiamo, possono avere effetti nocivi sul feto o comprometterne il normale sviluppo.

Concludendo, la musica è una grande risorsa naturale che, come abbiamo visto in questo articolo sintetico, ha i suoi benefici sia nella mamma che nel feto. Ma la musicoterapia è il valore aggiunto che può aiutare mamma e nascituro ad instaurare correttamente la propria relazione psico-affettiva che caratterizzerà la loro vita dopo il parto.

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